Intervista ad Askanews: “La stagione estiva sta andando bene”
CS Sospensione Addizionali Miunicipali

Roma, 31 ago. (askanews) – “Anche se alla composizione del Pil concorrono molte componenti, il trasporto aereo si conferma un segmento non secondario per l’economia di un paese a forte vocazione turistica”. L’Ibar, l’associazione che rappresenta e tutela gli interessi di oltre 100 compagnie aeree, italiane e straniere, operanti direttamente o tramite rappresentanza, in Italia, attraverso il suo segretario generale, Luciano Neri, interpellato da askanews, non nasconde la sua soddisfazione per il dato di ieri diffuso dall’Istat sulla crescita dell’1% del fatturato sei servizi, guidata dal trasporto aereo che da solo ha registrato un incremento congiunturale del 3,6%”. Crescita che poi ha indotto fonti del ministero del Tesoro a preannunciare una correzione del Pil nel secondo trimestre con il segno positivo.

“Anche noi abbiamo letto con soddisfazione il dato – ha aggiunto Neri – anche perché la tendenza è positiva. Se non c’è un trasporto aereo efficiente ne soffre il turismo, la ristorazione e quindi tutta l’area dei servizi e tutto il sistema della mobilità. L’importanza del dato va anche al di là del 3,6% Del resto se si considera che uno studio della Cassa depositi e prestiti del 2015, calcolava che già solo l’impatto del sistema aeroportuale sul Pil italiano, non considerando quindi anche le compagnie aeree, è del 3,6% si può capire quale dimensione assume l’intero sistema del trasporto aereo per l’economia del paese.

“La soddisfazione di Ibar come associazione – ha proseguito il segretario genrale – è anche nel vedere confermata quella che è la nostra fotografia”. Difatti il 2 agosto scorso, l’associazione di categoria aveva diffuso il suo dato sul secondo trimestre che mostrava volumi di traffico in crescita, soprattutto grazie all’intercontinentale, in contemporanea con un calo delle tariffe. “Siamo tutti d’accordo nel fotografare una tendenza positiva del settore e per conto nostro – ha proseguito Neri – assecondiamo tale tendenza anche attraverso il calo delle tariffe medie. I consumatori stanno accogliendo positivamente il moltiplicarsi delle possibilità di viaggio offerte. Ci dispiace che gli oneri aeroportuali non stanno reagendo allo stesso modo anche se ci rendiamo conto che lì c’è una necessità di remunerazione degli investimenti. Mentre noi siamo anziende sottoposte a un’economia di mercato, gli aeroporti non subiscono le stesse pressioni”.

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