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Non conosce soste la brillante performance dell’Asia, andamento positivo dell’Africa. Si fa strada il fenomeno Cile

L’Asia continua a trainare il mercato. E’ quanto emerge dal terzo Rapporto Ibar (Italian Board Airline Representatives), che analizza le vendite delle agenzie di viaggi italiane nei primi nove mesi del 2016, Cresce complessivamente il volume dei viaggi intercontinentali mentre continua ininterrotto, nonostante l’aggravio dei costi aeroportuali, il calo delle tariffe medie.

Il rapporto Ibar offre un quadro che, seppure con prospettive diverse per le diverse direttrici di traffico, conferma sostanzialmente il consolidamento delle tendenze già emerse nel corso del primo semestre. In un quadro di moderata crescita del traffico intercontinentale (+1,2%) non conosce soste la brillante performance dell’Asia (+6,5%) mentre anche l’andamento positivo dell’Africa (+2,1%) è un dato ormai consolidato.

Un’analisi più dettagliata dei dati disponibili conferma che tra le destinazioni asiatiche con i risultati migliori, sono particolarmente brillanti i dati relativi a Cina (+10%), Giappone (+8%), Filippine (+8,6%) e Thailandia (+5,8%).Tra i Paesi che attraggono volumi di traffico più ridotti notevoli incrementi per Vietnam (+20%) e Sri Lanka (+34%). La performance dell’Iran (+36%) illustra, dopo anni di fermo quasi totale, la ripresa degli scambi turistici e commerciali con questo Paese.

Anche l’Africa consolida la tendenza positiva già evidenziata nel primo semestre, le performance di Senegal (+23%), Marocco e Sudafrica (entrambe con un +15%) danno i contributi più rilevanti.

Per le Americhe (volumi complessivi al -5%), i cui risultati sono parzialmente influenzati dallo sfavorevole andamento valutario, le buone notizie arrivano da Canada (+6,3% ) e Cuba (+11,2%). Tra le destinazioni con volumi minori, comincia a delinearsi un fenomeno Cile (+31,7%).

Il dato relativo all’Europa, con volumi in calo del 10,5%, riflette ancora una volta le due principali tendenze che impattano sulle vendite in agenzia: la conquista di quote di mercato da parte dei vettori low cost, ormai vicini al 50% per quanto riguarda i collegamenti tra Italia e resto d’Europa, e la sempre maggiore propensione della clientela ad utilizzare i siti dei vettori (non rilevati da questa analisi) per i propri acquisti. Infine, sostanzialmente rimangono stabili le vendite in agenzia dei voli nazionali (+0,9%).

Costante e generalizzato il calo delle tariffe medie (-6,3% per i viaggi intercontinentali, con un picco di -10,1% per quanto riguarda l’Asia). I consumatori continuano a beneficiare dei vantaggi offerti da uno scenario molto competitivo mentre i vettori rinunciano a trasferire sulla clientela finale l’aumento dei costi aeroportuali.

Il rapporto offre una fotografia che si basa sull’analisi di un database di circa 11 milioni di biglietti aerei (di cui circa 3,5 milioni per viaggi intercontinentali) emessi annualmente in Italia, per un valore complessivo leggermente superiore ai 3 miliardi di euro. Non sono inclusi in questa analisi gli acquisti effettuati direttamente sui siti web delle singole compagnie aeree, mentre sono incluse le transazioni effettuate sui siti delle Olta (portali di vendita online).

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